Eccomi qui pronta ad accogliere la proposta di collaborazione e meglio dire di contaminazione arrivatami ieri via twitter dal blog felicemente scoperto http://www.artecontemporaneablog.it (@artchritic).
L’idea è quella di completare un decalogo fornito dall’autore del post, Mathia Pagani, relativamente a Twitter dal titolo “ Twitter e l’arte contemporanea?”
Non potevo certo esimermi dall’accogliere questo invito e lo faccio ovviamente con un occhio particolare al mondo dell’arte.
Quindi dicevo non posso tirarmi indietro perché proprio Twitter mi ha dato la spinta ad aprire questo blog e soprattutto ha dargli una determinata identità. Infatti da tempo meditavo di creare uno spazio dove parlare di arte, che ovviamente è una mia grande passione, ma volevo farlo da una prospettiva diversa ed ecco che penso al Web, grazie all’evento proprio su Twitter Askacurator ( vedi il mio primo post Scusi curatore permette una domanda?)
Proprio in riferimento a quest’ultimo stilo il mio primo contributo al decalogo di @artchritic:
1_Twitter e gli eventi: la caratteristica principale di questo social network è la sua dimensione partecipativa che si sublima in concomitanza con determinati eventi, che lo scelgono come terreno elitario per il dibattito. Proprio #askacurator è un’iniziativa nata esclusivamente per twitter dove in un’unica giornata curatori dei più importanti musei del mondo erano pronti a rispondere alle domande degli utenti poste via tweet. Quindi nessuna barriera fisica né linguistica né di ruolo, visto che i curatori vengono spesso visti come personaggi quasi intoccabili, ma la creazione di un’interazione senza precedenti.
@artchritic nel suo blog definisce come primo punto del decalogo Twitter come uno strumento dove traghettiamo contenuti e li filtriamo, ma non solo aggiungerei, infatti possiamo anche organizzarli a seconda dei nostri gusti.
Ecco dunque il mio secondo punto :
2_Twitter e le liste: attraverso un sistema semplice è possibile organizzare i propri “ followers” in liste in modo tale da consultarle senza correre il rischio di perdere tweet interessanti.
Ovviamente una delle mie liste preferite è dedicata all’arte e popolata da giornalisti @jerrysaltz critico d’arte del New York Magazine, da giornali dedicati @NYT_Arts o @ArtNewspaper , da blog tematici @globalartnews, da eventi di settore @FIAC e @friezeartfair, da musei e gallerie come @Tate, @MUSEO_MAXXI, @Gagosian.
Infine ecco il mio terzo ed ultimo punto per completare il decalogo:
3_Twitter e l’artista vero: a differenza di facebook dove proliferano finti profili , dietro ad account di twitter spesso si nasconde l’artista vero e proprio e questo secondo me per una persona appassionata di arte è uno degli aspetti più emozionanti.
Da quando ho scritto il post su AiWeiWei e la sua opera alla Tate Modern ( Un seme di girasole come un tweet) ho cominciato a seguire il suo account twitter @aiwwenglish ( c’è anche un altro in lingua cinese) ed è bello vedere come risponde sia ai suoi ammiratori sulle sue opere, sia come testimonia la sua vita non facile essendo un attivista democratico contro il governo cinese.
Lo stesso il fotografo David LaChapelle (@DavidLaChapelle) che pur avendo per ora solo 11 tweet sono sicura riserverà piacevoli sorprese ai suoi ammiratori.
Dunque twitter oggi è uno strumento fondamentale per conoscere e diffondere l’arte in tutte le sue forme.